Un ipotetico giorno in cui dire basta



Perdere la rotta, come se la bussola che hai sempre posseduto fin dalla nascita si fosse messa in testa di avere una data di scadenza, un ipotetico giorno in cui dire basta.
La tua rotta, come ce ne fosse solo una, la sola che hai perseguito come un cane da tartufo per quasi vent'anni.
Il pavimento pare cedevole, cammini scalza guardando in terra assi di legno consumate dal tuo percorrere su e giù instancabile.
Senti uno scricchiolio, allenti la pressione e cambi asse, come una ballerina che con tocchi leggeri si sposta apparentemente senza peso.
Attendi i rumori che prima non avevi mai sentito e che ora senti non famigliari, niente ti rassicura.
I tuoi occhi come quelli di un animale ferito in cerca di un riparo notturno. Dallo sguardo diresti tutto, se solo qualcuno ti vedesse.
Lame di basse realtà fendono pensieri scomodi.
Come in vestiti stretti e di bassa fattura che non lasciano la pelle respirare.