Avrei voluto viverti come si vivono tanti
a pochi metri da un mare che ci guarda,
tra spazi comuni e quel disordine che mi è indispensabile,
non dovendo scegliere un tempo
per farlo nostro e renderlo meraviglia e non ossessione,
cercando di valorizzare gli attimi
sapendo che ci saranno i vuoti
a riempire spazi di vento.
Avrei voluto una cosa normale
una cosa banale
tipo una bicicletta da inforcare
e nell’andare, guardare un panorama senza fiato.
Alle volte basta una strada da percorrere
anche se non sai quale
è lei che sceglie te.
Ho voluto cavalcare difficoltà
mettendo a dormire i pensieri
accarezzare l’animo inquieto
posare una mano sul tuo cuore
cacciare via i fantasmi
far incontrare le nostre paure
e scoprirle complici
e simili
nel prendersi per mano,
farsi compagnia,
sentendosi vive e stupide,
non più sole.
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