La cosa migliore


Hai fatto la cosa migliore.
Quando ti senti dire queste parole,
un po’ il cuore si siede,
ci crede.
Sai,
come quando ci si lascia andare vinti su una poltrona.
Mani tra la fronte e i capelli,
occhi chiusi,
mentre cerchi di dare sollievo ai lunghi respiri che la tua cassa toracica impone,
per mancanza di aria.
Hai fatto la cosa migliore.
E lo sai anche tu,
almeno pensi di saperlo,
ne sei quasi certa,
te lo auguri.
Ci fosse almeno un manuale da consultare.
Nessuno.
Eppure tutti lo sanno e lo sai anche tu,
forse,
che hai fatto la cosa migliore.
Non hai nemmeno un dubbio.
Te lo dici
come quando hai bisogno di rassicurazioni e cerchi una sedia a dondolo che culli i tuoi pensieri
su e giù,
giù e su.
Come una madre.
Che toglie il compito di decidere.
Che mette un filtro tra te e il mondo.
Hai fatto la cosa migliore.
Anche se alle volte non basta per perdonarsi.
E nel frattempo
un fiume caldo decide di esondare.
Rigare i solchi tra le carni
che ti ha donato il vivere.