Portami con te



Portami con te dove il silenzio è oro ed il male piombo.
Dove si fondono razze buone,
dove c’è ovunque profumo di spezie e salsedine.
Portami per mano nei luoghi dell’orrore,
dove si fece la storia,
una storia di cui già si sapeva la fine.
Una fine può vedere il mare o trasformarsi in albero e non essere mai finita davvero.
Portami dove hai calciato il tuo primo pallone di cuoio invecchiato,
del colore della polvere d’asfalto.
Quello per cui hai baciato terra e sbucciato ginocchia,
quello per cui non tornavi mai a casa la sera.
Portami a rincorrere i tuoi sogni di ragazzo quando componevi versi che ora ti fanno sorridere.
Portami a conoscere le facce che incrociavi di cui ora ogni sottile ruga è un pensiero perenne,
una gioia improvvisa,
un bicchiere rotto e mai più riparato.
Portami lungo le strade che percorrevi quand’eri ancora parte di questo sangue misto,
fammi sentire le voci amiche con cui sei cresciuto,
fammi ritrovare la parte di me che doveva incontrarti.
Portami ovunque,
dove sarà presenza dove si sentirà odore di passato,
odore di te.