Aspettative



Se c’è una cosa che mi procura l’orticaria è sentir dire:
“Io non mi aspetto niente da nessuno, non ho nessuna aspettativa e non bisogna averne”.
Le aspettative non sono altro che ciò che speri ti venga dato o restituito da una persona che ami o alla quale sei legato per indiscutibile affetto reciproco.
Non è una cosa che debba spaventare o caricare l'altro di responsabilità o di angoscia.
Tutto viene estremamente naturale, sempre che il sentimento che lega le due persone sia autentico.
In realtà non è altro che prendersi cura l'uno dell'altro, far sentire all'altro la tua presenza, non sempre fisica.
Vale nell'amicizia come nell'amore, ha lo stesso peso e valore.
Tutto va coltivato.
Il prendersi cura è proporzionale al legame che una persona ha con un' altra.
Questa sorta di accudimento che dovrebbe venire con naturalezza s'impara dapprima in famiglia e successivamente con l'esperienza personale. Paradossalmente può capitare che se non si ha ricevuto sufficienti attenzioni in età infantile, da grande diventerai attentissimo a dare ciò che non ha ricevuto proprio perchè ti è mancato.
Ma capita anche il contrario, che non ti accorgi che manchi d'attenzione, proprio perchè non sai cosa sia e devi imparare.
Dovresti.
Checchè se ne dica nessun essere umano è privo di aspettative, anche l'eremita si aspetta che il sole sorga ogni mattina e che tramonti ogni sera.
Avere delle aspettative nei confronti di qualcuno di importante, aspettative equilibrate e non senza senso, è sinonimo di legame e di considerazione dell'altro, c'è sempre l'amore di fondo ed è reciprocità.
Altra cosa è la pretesa.
La pretenziosità è un voler ricevere, quasi sempre senza un dare niente, non è un sentimento equilibrato e soprattutto ha spesso poco amore e poca comprensione nei riguardi dell'altro.
Mi mette un’enorme tristezza chi pronuncia la frase lassù.
Denota solitudine interiore, delusione e poca fiducia, una sorta di aridità e forse anche cinismo. Anche il famoso modo di dire “bisogna dare senza aspettarsi nulla in cambio” lo trovo stridente. Anche se spesso lo si fa, quello di dare senza voler ricevere, per il gusto di dare e fare felice qualcuno è altrettanto vero che se non ricevessimo mai nulla in cambio da nessuno dando sempre, cominceremmo a farci delle domande sull’opportunità del nostro modus operandi.
Ogni tanto è anche bello sentirsi pensati, ricambiati, notare che qualcuno si adopera per te.
Dare e avere, una bilancia in continua oscillazione ma viva e mai pendente da una parte sola.
Chi sta su vede il panorama, chi sta giù si fa il mazzo.
Imparare a scendere dalla bilancia non è facile, imparare a volersi bene non è semplice ma passa anche da queste piccole cose “ io mi merito di ricevere qualcosa da te, come ti meriti che io ti dia”.
Equilibrismi di attenzioni dove nessuno vince e nessuno perde.
Anche questo è amore.