Eri bellissima



Eri bellissima
labbra rosse
occhi neri.
Il tuo profumo al mattino inebriava l’aria
i capelli scompigliati e quella faccia assonnata.
La bella donna si vede al mattino
senza trucco
senza inganno.
Sono i movimenti che avevi, leggeri, a volte fermi.
Sono quelli che avrei potuto dipingere nella mia tela
per guardarli tutte le volte che non c’eri.
Innamorato dei tuoi passi
che suonavano nel selciato sotto casa.
Li ascoltavo arrivare sorridendo
aprivo abbracciandoti e ti sollevavo un po’.
Un giorno, poi, i tuoi capelli di seta
il tuo profumo ed i tuoi gesti
io non li ho visti più.
Chissà se sono spariti
se sono cambiati
se sono esistiti.
Se i miei occhi mi hanno tradito
se la musica dei tuoi passi è diventata solamente un calpestìo di sassi.
Avrei una tela con una donna dipinta che non riconosco
eri tu, allora.
Allora, quando eri ciò che non sei più
ciò che vedevo con occhi fasulli.
Quel velo rosa che trasforma le cose e le abbellisce
quello che, tolto, rende piccolo ciò che aveva l’altezza di una nuvola.
L’unicità che diventa normale
la normalità che diventa follia.
Il tuo essere mia
e non poter essere guardata
anche se sei meno bella di quel che dipingevo
di quello che pensavo.
Te ne vorresti andare
ma quello che non sai
è che da questo amore
no, non te ne andrai.
Non lo permetterò
ti legherò i capelli
deturperò la bocca
e spezzerò i tuoi passi
che incedono là fuori.
Te ne volevi andare
ma quello che non sai
è che da certi amori
non si va via
mai.