Cosa le racconto oggi?



-Buongiorno Dottore, mi stendo al solito posto, oramai il gesto è automatico.
Sì sto bene, diciamo. Fisicamente non ho malanni, se mi tocco non sento dolore, le gambe vanno, è la testa che fa quello che vuole, lei lo sa.
Cosa le racconto oggi? Bella domanda.
No, rido perché per fortuna so ridere ancora, sa quando qualcuno si prende in giro da solo?
Ecco così, mi prendo in giro da solo e rido, e lo faccio spesso sa? A casa, in ufficio, in macchina.
E ovunque lo faccia c’è sempre qualcuno che mi guarda strano, il gatto a casa, i colleghi in ufficio e i pedoni ai semafori.
Ma me ne frego, chissà se loro sanno ridere sulle loro disgrazie.
Mi mette in crisi tutte le volte, parto da casa pensando cosa posso raccontarle questa volta.
A volte vorrei distendermi e dirle “Non ho nulla da aggiungere Vostro onore!”, forse riderebbe qualche volta anche lei se qualche suo paziente lo facesse.
Non deve essere un bel lavoro il suo sa?
Ascoltare gente depressa, al limite del suicidio, uno poi va a casa e davvero non può trovare bella questa vita, e come fa a sprizzare gioia da tutti i pori, come fa?
Davvero lei fa un lavoro di merda, mi scusi Dottore, senza offesa eh?
Con tutta la stima che ho per lei, ci mancherebbe, lei è un Santo, un angelo paziente.
A proposito, scusi se le faccio una domanda, ma lei non si arrabbia mai?
Che ne so, sa quando ci si incazza di brutto e si diventa paonazzi e con le giugulari gonfie?
No perché lei mi rappresenta la calma in persona, la quiete, sembra quasi finto.
Finto inteso senza emozioni, no no, non voglio dire che lei non ne ha, ci mancherebbe, è che lei sa tenere a bada tutto.
Ma come fa?
Me lo sono sempre chiesto, come fa a stare seduto composto mentre qualcuno le rovescia parole terribili, non che siano offese, ma terribili in quanto a contenuti del suo sentire.
C’è gente che vede i mostri, che ci abita proprio, e lei è seduto con le gambe incrociate, nel massimo della sua rilassatezza.
Pare sereno sa? Sereno, e annota molto, vedo.
Darei non so cosa per sapere cosa scrive, sì lo so, segreto professionale, non mi permetterei mai di chiederle di farmi vedere cosa sta scrivendo. Ci mancherebbe.
E' che la curiosità mi mangia, va be', tralascio questo stupido pensiero e vado oltre.
Oggi ha un bel paio di pantaloni, proprio belli.
Dove li ha presi?
E poi con quella camicia stanno da Dio, caspita ha anche gusto nel vestire, ed io che vi penso sempre grigi e spenti, con gli occhialini tondi e stempiati, un po’ ingobbiti.
Lei è anche un bell’uomo sa?
Sì, lo so, che non c'entra niente, ma se la conoscessi per caso là fuori nel mondo non direi che fa lo psicanalista, le darei dell’agente di commercio, del commesso, del commercialista, non so.
E scommetto che piace pure alle donne!
Ok, questa è la sua sfera privata, sua, non ci devo entrare.
E' sposato?
Scusi, sono un disastro.
Oggi proprio mi sento scomodo su questo lettino, è diventato piccolo. Non è che l’ha cambiato?
Che bello studio che ha Dottore, proprio bello, minimalista! Come piace a me.
Se fossi Dottore come lei me lo farei anch’io così sa?
Però i quadri non incontrano i miei gusti, troppo grigi e marroni, io sono più per i verdi ed i blu.
E le cornici io le metterei, magari di alluminio, che fa tanto minimal.
Ma senza cornice un quadro è come una bella donna senza capelli, paragone irriverente, forse.
Mi è venuto così.
Ora che ci penso una bella donna è bella anche senza capelli perché la vera bellezza di una donna sta negli occhi, per me.
Sa quegli occhi caldi, quasi neri che sembrano pozzi infiniti?
Ecco quelli sono i più belli, ci puoi cadere dentro a quegli occhi, chissà dove ti portano.
Di sicuro i più devastanti, in quanto a bellezza.
Ho visto anche dei bei laghi azzurri e dei bei prati verdi, ma io sono attratto dalle cose misteriose e non rasserenanti, c’è poco da fare.
Vede che vengono fuori sempre le donne?
Sempre.
Io ci provo a non pensarci ma niente, da un quadro son passato ad una donna.
Che strade strane percorre il nostro cervello, a volte lo odio.
Chissà il suo le strade che fa.
Il mio di sicuro è in montagna tra i tornanti, a volte va pure a sentieri inesplorati e tortuosi.
Il suo per me assomiglia all’A4, senza traffico.
Scusi se mi scappa da ridere e non era un’offesa eh? Anzi.
E' che di sicuro lei è bello che risolto, dritto, senza nodi e pensieri strani, i mostri lei li ha sconfitti in fasce o forse è nato senza, chi lo sa.
I genitori sono ancora tutti e due vivi?
Ah, tempo scaduto.
Sono già passati 55 minuti, cavolo sono volati.
Ed io che non sapevo di cosa parlarle oggi.
Grazie Dottore, quando esco da qui sto sempre bene, lei è un angelo se lo ricordi sempre.
Ci vediamo mercoledì prossimo.
Saluti casa.