Emozioni sicane


Percorrendo lo stivale in discesa provi la sensazione che ti riempirai di colori. Dal pastello al rosso fuoco.
Questa vacanza è rossa come il fuoco, come il sangue e come l'amore. 
Già lo so perché parto con il mio compagno, alla volta della sua amata terra che, prima di conoscerlo, conquistò anche me. Nessun sacrificio dunque ma solo piacere a tutto tondo.
Chi nasce in Sicilia ha millenni di storia dentro, capelli del colore del sole o della cenere del vulcano, pelle normanna o ambrata, occhi azzurri, occhi neri, occhi verdi, occhi intensi.
Qui ti guardano dritto negli occhi, e tu abituato alla freddezza nordica in cui sembra che pesi tutto, anche la gentilezza, dove pensi di scappare...ti acchiappano proprio lì, dalle parti della tua anima nomade, e sei fottuto.
Arrivare in una Palermo appena sveglia è stato più bello solo dello spettacolo che abbiamo visto la sera prima dalla nave, quando una luna arancione, distaccandosi dal mare dopo averlo baciato, ci regalò la sua performance migliore. Salendo divenne gialla e poi infine bianca, luminosa, un faro notturno sul Tirreno.
Già cominciava a lavorarmi ai fianchi 'sta Sicilia, fianchi che si erano arresi molto prima a sua insaputa, quando la vidi per la prima volta.
Fu subito amore, chissà se ci ho vissuto in un'altra vita, da sicana.
Ma mi si taglia addosso senza pieghe come un abito su misura, quindi la prendo per sempre, grazie.
Quanta ne vuole?
Mah, me ne faccia un chilo abbondante di questa terra e non si preoccupi se ne viene un chiloedue, la metto via per i giorni grigi del Nord, quando incombe una cappa di nebbia che si taglia col coltello o quando il cielo comincia a piangere e non la smette più.
Sicilia assolata e calda, Sicilia abbandonata e mai dimenticata. Chissà che storia abbiamo insieme, chissà cosa sono stata in questa terra di spezie e bellezza, circondata dai mari che s'incontrano in un abbraccio.
La mia pelle irlandese sa mentire diventando colorata, l'essere una rossa mancata si trasforma nel diventare la bruna che sono.
E così imbastardita, mescolata, mi sento a casa.
E casa trovo in chi mi accoglie, in chi amo, in chi mi è stato raccontato e che mi suona dentro come presenza assenza.
E che mi manca come se non fosse mai andato via.


Fotografia di Linda Smeraldi