Quel sottile filo rosso



Hai davanti un piatto di pasta con un bicchiere di vino, sei tranquillo.
Ti senti perfino sereno.
La vita degli altri scorre come fosse un film d’azione straniero in uno schermo.
Gente che corre, il fumo, il fuoco.
Qualcuno è ferito. Un uomo non si alza più.
Tu sei alla terza forchettata.
La pasta ti è venuta particolarmente bene, ottimo sugo, fatto con tutti i crismi.
Il loro linguaggio non lo comprendi, ma perfino un cinico capisce l’orrore.
Gli abiti lacerati e sporchi, le barbe lunghe.
Qualche bambino smarrito, che ha negli occhi grandi e scuri il film che stai guardando tu.

Assaggi finalmente il vino.

Te ne concedi al massimo un bicchiere a pasto.
Potevi scegliere meglio, diciamolo.
Non sei il sommelier che vuoi far credere.

C’è la guerra in Siria, ma è lontana la Siria; poi, se ti ricordi, guarderai esattamente dove è incastrata geograficamente, ora non riesci bene a collocarla.
Forse, se facevi prima respirare il vino ne avrebbe giovato.
Ti rimane ancora un po’ di fame.
C’è del prosciutto di Parma in frigo.
Ti ci lanci.

“Il conflitto Siriano inizia nel 2011 con le prime sommosse, degenerate poi in una guerra civile, ancora in corso, tra le forze governative e quelle ribelli.
Attualmente i morti documentati dall'inizio del conflitto sono più di 470.000 e gli sfollati interni circa 7,6 milioni.”
La cosa ti scuote un poco da dentro, per fortuna hai già mangiato.
Continui a leggere dal PC ma ti viene voglia di un caffè e te lo fai.
Miscela 100% Arabica.
Per un momento ti sembra di prenderli per il culo e vorresti cambiare caffè.
Poi non ne hai altro e vinci il momento caricando la moka.
“In italiano il nome Siria proviene (attraverso il latino: Syria) dal greco Συρία (Syrìa), originariamente derivato da Aššūrāyu (Assiria) la regione dell'alto Tigri, nel nord della pianura mesopotamica; ma un tempo era diffusa anche la forma Sorìa, presa dal nome arabo del paese.
Oggi di questa forma rimane traccia solo nella denominazione del gatto soriano.”
Nell’etimologia si legge tutto il peso dei millenni di storia.
Per un momento torni alle medie quando ti parlavano di Mesopotamia, del Tigri e dell’Eufrate.
Ti pare di sentire l’odore del libro e di vedere la Prof di storia.
Sei rimasto affascinato dall’Aramaico antico.
Scherzando con gli amici dici sempre che conii bestemmie in Aramaico antico.
Anche questo ora, in questo preciso momento, ti fa sentire un po' idiota.
Spegni il televisore, spegni il PC.
In un moto di sottile vergogna e un pelo di nausea.
La vita è pazza, siamo tutti collegati con un filo rosso sottilissimo.
Alle volte questo filo si spezza, altre, viene spezzato.
Il più delle volte ci soffoca, anche se è lo stesso filo che ci ha messo tutti al mondo.
A quel punto Romeo ti salta in braccio. I gatti sentono i malumori dei loro padroni.
Romeo, sei un bel gattone soriano affettuoso.
Lo accarezzi mentre la tua mente collega che hai un pezzo di Siria in casa da 7 anni e non lo sapevi.
Più o meno da quando è iniziato il conflitto.
Lavi quei due piatti e quel bicchiere, la tazzina da caffè, il cucchiaino, la forchetta, la pentola e lo scolapasta.
Ti lavi anche i pensieri nel gesto di lavarti la coscienza.

È tutto finito, dici.
È tutto finito.