Ci siamo persi


Questo mondo va al contrario, sì sembra una frase fatta perché ciò che passa dalla bocca di tutti alla fine lo diventa.
Diventano dei modi di dire come quando preghi e reciti a memoria un mantra, il senso lo perdi, ogni parola emessa è solo un suono svuotato di significato.
Il senso è l’azione che stai facendo e non più le parole che stai dicendo.
E questo succede per tutte le cose che dici, per i pensieri che abbracci in modo totalitarista, e conseguentemente per le cose che scrivi guardando sempre da un lato solo, il lato che scegli per credo politico, per credo religioso, per credo personale.
Poi le parole da perle diventano sassi perché invece che porgerle le scagli.
Se solo si cercasse meglio, si riflettesse, prima di esprimere un pensiero sono certa che si smusserebbero tutte le punte del nostro ego che non vuole altro che mettersi in mostra per dire la sua.
Ma la tua idea, la mia, quella di tutti, non è altro un minuscolo punto di vista, piccolo davvero, non è la verità ma una parte di essa che ha tante facce, come un diamante.
È per questo che ho sempre amato la filosofia e quel dubbio che assale chi pensa, ma essendo più pratica qualche idea me la sono fatta anch’io senza tante pippe mentali tranne che il non aver più voglia di urlarle le mie idee, ma di porgerle, poi se non piacciono Amen. Se da un dibattito di idee difformi ne nasce un contenuto civile e arricchente sono felice e sento di avere impiegato bene il mio tempo, ascoltando il punto di vista altrui, altrimenti mi sento di aver perso perché non ho capito chi c’era dall’altra parte.
Alle volte è meglio andarsene da una conversazione, da una lettura, se contiene violenza nel porsi.
Il famoso passare oltre, come quando scavalchi qualcosa di ingombrante e soprattutto di fermo.
E la violenza non è soltanto fisica o verbale, è una cosa strisciante che sento ribollire sotto i piedi, detta da tutti quelli che vorrebbero salvare il mondo ammazzando chi lo sta affondando, giusto per distaccarsi dal male usando il male come fosse una cura omeopatica.
Che differenza fa in fondo se si procura morte, fai sempre parte di quelli che si macchierebbero per un’idea, la loro, che non è altro che una piccolissima parte della verità, questa volte inutile.

Quando intuisci che l’aver ragione non è altro che dare da mangiare alla parte più buia di noi, arriverai a scegliere di avere torto, altrimenti continuerai ad alimentare circoli di odio e di presunta umanità urlata, per far vedere agli altri che se ne possiede.
Ci siamo persi e non sappiamo dove.

Illustrazione Maurizio Ribichini