Convinzioni



Sono tutte là, impolverate, le convinzioni degli uomini.
Convinzioni inamovibili, grosse come case, incastrate tra capo e collo.
Cristalli di idee e di pensieri appuntiti, spigoli vivi.
Non possono permettersi di scendere da ciò che le ha pensate a ciò che le dice, passerebbero dal cuore, organo deputato a provare emozioni nobili e nel contempo a battere come una meretrice scatenando un ossimoro di sangue.
Se solo scendessero dal gozzo e trovassero vene che le trasmettessero ad ogni singola cellula, se solo venissero ossigenate da fluidi nuovi, ecco che avverrebbe la trasformazione da inamovibile a discutibile, da roccia a sabbia.
Dallo stato solido allo stato liquido, come il ghiaccio in acqua.
Acqua che prende la forma del contenitore che la contiene, acqua che si adatta, liquido che si insinua dappertutto, che s'infiltra, che invade, che conquista, che si modella.
Modellare convinzioni intelligentemente, muoversi in modo sinuoso attraverso la vita, usando quel cuore a favore di vento.