Lo strappo



Facile non è.
Lei ci credeva, aveva fatto tutto, come da copione.
Non poteva rimproverarsi di nulla, eppure non era bastato.
Aveva tentato di ricucire uno strappo matrimoniale che però si rompeva in altri posti come le peggiori cuciture.
Oramai il tessuto era liso, quello era, inutile raccontarsi storie e mentirsi, era consumato.
Sapeva bene cosa doveva fare e facile non era ma andava fatto.
Raccolse le forze, si fece coraggio e finalmente decise di parlare.
Non era la prima volta, ci fu un goffo tentativo un paio d'anni prima, quando sentì nel cuore i primi
 scricchiolii.
Tentò di decifrarli standosene qualche giorno da sola ma lui la raggiunse interrompendo quella decodificazione e riuscendo a riportarla a casa.
La bimba  aveva due anni, possibile che fosse già in crisi quell'amore?
I due anni successivi furono solo di facciata, riprovando a fare la moglie e facendo la mamma a tempo
pieno, per compensazione.
Non funzionò.
Non può funzionare quando seppellisci le emozioni sotto chili di sensi di colpa.
Non resta altro che fare lo struzzo per un po', fino a quando la tua pelle non si mette ad urlare, fino
a quando non spinge da dentro il desiderio che finalmente tutto si plachi.
Devi poter tornare a dormire una notte intera.
Tu ora non sai che non dormirai per molto tempo una notte intera, non lo sai ma sai quello che va fatto,
perché mentire è peggio che non dormire.
Mentire è non dormire più.