Per te che sei parte di me



Sei sempre stata diversa dalle altre madri, le madri dei miei compagni di scuola o dell'amica del cuore che credo tu detestassi, per come te la dipingevo io. 

Sembrava la mamma perfetta.
Perfettamente pettinata, sempre vestita in modo impeccabile, ai fornelli come al bagno di casa sua. 

Calma, seduttiva e con la messa in piega, chissà cosa ci vedevo in quella perfezione patinata.
Forse una sorta di sicurezza che mi pareva di non avere tra le mura di casa nostra.
Tu che eri sempre in jeans ricamati da te, vestita da figlia dei fiori e bellissima.
Eri bellissima e diversa da tutte le altre madri banali ed acconciate.
Eri la mia enciclopedia, la mia Treccani.
Anche la mia amica del cuore veniva a fare le ricerche a casa mia, per confutare la perfezione che aveva a casa. Uno a uno, palla al centro.

Mi hai insegnato un sacco di cose, ho vissuto di rendita durante tutti gli anni scolastici, se conosco i nomi latini delle piante è merito tuo, se so le cose che non tutti sanno è perché tu mi portavi in ogni museo e a tutte manifestazioni sulle spalle, vestita di jeans ricamati e capelli al vento, come te.
Sei stata diversa da tutte le altre e te ne sono debitrice, io sono molto più comune di te ma mi hai donato il saper guardare le diversità altrui con occhi curiosi e attenti.
Mi hai insegnato l'amore per ogni essere vivente e ad andarci cauta nei confronti dell'amore per gli uomini, padri che ci sono mancati tanto. 

Auguri mamma, non avrei voluto essere figlia di nessun'altra.
Con amore infinito.
Lindusca.