Il passaggio di chi ti ha dentro



La frenesia è giovane, è figlia di gambe veloci e cose da fare, d’impazienza, di vita che scorre a fiumi.
Ascoltandomi  osservo come questa frenesia si stia placando, come io cerchi spazio libero e senza tempo, come abbia bisogno di movimenti  lenti e pensati.  
Dare peso al qui e ora, godendo a volte di piccole cose che però sono tanto.  
Uno di quei momenti è il risveglio, magari un risveglio posticipato rispetto agli altri abitanti della casa. Ti alzi, indossi le tue cose, scendi e ti trovi una tovaglietta pulita, la tua tazza, le marmellate, le fette biscottate o il pane, l’acqua.
Tutto ciò che piace a te, messo con cura da chi ami e che sa le tue preferenze, la sa e le anticipa come solo l’amore sa fare.  Il passaggio di chi ti ha dentro.
La compagnia dei tuoi gatti, già cibati e bisognosi solo di carezze, il tuo cane pacifico e sonnacchioso.
E qui comincia un piccolo angolo di perfezione se perfino dalla tua finestra c’è il sole e l’aria fresca del mattino a pulirti i pensieri. 
E ti rendi conto che il vero lusso è avere tempo.
Da passare come meglio credi e con chi desideri ma per te.
Puoi avere tanto, un tanto che ritieni abbastanza. 
Un abbastanza che ti fa stare bene. 
Quel bene che ha il compito di riempirti, non farti sentire vuoto. 
Che a pensarci bene a riempirsi di cose son buoni tutti.
Ma io infatti non parlavo di cose.