Oro e crepe



Si potesse dire sempre ciò che si pensa o si sa saremmo senza amici, forse.
La moltitudine di piccole menzogne quotidiane sono cosa che ci accompagna da una vita, fosse anche solo per “salvarci”, come una piccola boa a cui aggrapparci.
Chi elude, non dice, piuttosto che fare del male o per non creare inutili dissensi.
Anche l'elusione è una forma di menzogna però, solo più snob.
Chi racconta bugie a fin di bene, probabilmente pensando sia inutile svelare una verità volendo proteggere l'altro e non sempre facendo del bene all'altro.
Poi c’è chi della menzogna ne fa un’arte subdola e la usa per tutto, anche per se stesso, ferendo chi ha la sventura di amarlo.
Chissà se facendo l’esperimento del dire esattamente ciò che si pensa senza filtri non ti sorprenderesti anche tu.
E’ che ti darebbero del maleducato. Paradossale se ci si pensa.
Dire quel che si pensa o si sa porta ad essere tacciato di maleducazione poiché educato è non dire tutto ma dire in parte, edulcorando, per non invadere troppo la sfera personale dell’altro che poi si sente offeso, anche quando ha evidente torto o quando non vuole vedere.
A volte si ha bisogno come il pane di uno che ti guardi e ti dica ciò che vede, il suo pensiero, che di solito è privo di tutto quello che ci hai messo intorno tu per nasconderti le cose.
La verità fa male, solo che spesso non vuoi che ti venga detta.
A volte nemmeno dalla persona più cara.
Fa male anche farsi le giuste domande per ottenere le giuste risposte, allora ce la raccontiamo a modo nostro abbellendo i fatti, elevandone i motivi, giustificando e donando alibi a destra e a manca.
Vestiamo verità a festa e le trucchiamo.
Ma quando capisci che aleggia un’atmosfera falsa, fatta di non detti, che non corrisponde agli sguardi, o le parole ai comportamenti, sarebbe meglio chiarire e andarsene.
A chi hai voluto bene e poi in qualche modo si è allontanato per sua volontà, hai bisogno di far capire il tuo rammarico, non lo capisce da solo.
E i silenzi servono a poco, poi c’è bisogno di parole coraggiose.
Serviranno più a te che a lui.
I rapporti rotti non si aggiustano facilmente, nemmeno con l’oro che usano gli orientali per colmare le crepe dei vasi rotti facendoli ritornare in uso.
Il significato di questa azione è profondo e rispecchia i cambiamenti della vita, i percorsi che essa prende con le sue infinite ramificazioni.
La spaccatura viene messa in luce, non nascosta ma evidenziata.
I rapporti così cambiano.
Ma si può nobilitare una crepa del cuore?
L'energia tra i due fluirà libera come prima, senza intopparsi tra le pieghe della delusione e del ricordo?
Forse, in questo caso, sono più bravi gli orientali.