Querce e betulle



Sono una quercia stanca ma vorrei essere betulla dai toni più chiari e dalle foglie argentate che danzano al vento.
Ho sempre amato quei giochi di luce, è impossibile rimanerne impassibili al cospetto, ogni volta la natura ci offre scenari di perfetto equilibrio, di vita che nasce anche nell'impossibilità.
La vita ha la meglio sul nostro volere. Sulle condizioni avverse, sui tentativi di annientamento.
La vita comanda su tutto.
Basta questa consapevolezza a far spuntare un sorriso interiore, tutto ciò che di appannato abbiamo dentro potrebbe essere curato col respiro ben fatto e a contatto con tutto ciò che di naturale ci è rimasto.
È talmente tanto semplice quanto detto che sembra facile.
È talmente diventata complicata la semplicità che facile non è.
Chi lavora col proprio corpo ha imparato cosa sia il respiro che cura, ha in sé il contatto con la parte interiore che parla attraverso segnali di malessere che si andranno a sanare conoscendosi.
Questo benessere autoprodotto è una grandissima chiave che apre le porte del riequilibrio.
La cosa bella è che è accessibile a tutti, a tutti quelli che sanno ascoltare.
Se siete querce stanche dalle radici potenti e dalla chioma imponente, diventate betulle che danzano. Immaginarsi di essere altro assomiglia al sogno, ed avere sogni è vivere per l'eternità.